Con questo articolo inizio una piccola disquisizione sulla dinamica della moto, giusto per avere le idee un po più chiare su angoli di sterzo, avancorsa, sag, offset ecc ecc... (intanto scrivendo mi rinfresco un po le idee pure io).
Nelle moto ci sono almeno tre grandezze geometriche fondamentali:
- il Passo o Interasse
- l'Angolo di inclinazione dello Sterzo o Caster
- l'Avancorsa
Da ora in poi immaginiamo una moto ferma perpendicolare al suolo e con lo sterzo dritto.
Il passo è la distanza tra i punti di contatto dei pneumatici con il suolo, visto che il veicolo lo stiamo immaginando su un piano questa misura corrisponde esattamente alla distanza tra i perni ruota.
L'angolo di inclinazione dello sterzo è l'angolo compreso tra la perpendicolare al suolo e l'asse passante per il cannotto di sterzo.
L'avancorsa è la distanza misurata al suolo tra la proiezione dell'asse passante per il cannotto di sterzo e la perpendicolare al suolo passante per il perno ruota anteriore (o punto di contatto del pneumatico al suolo).
L'avancorsa e l'angolo di inclinazione dello sterzo determinano la maneggevolezza e la stabilità direzionale del mezzo, è comunque sbagliato parlare di queste due misure in modo assoluto inquanto sarebbero senza senso. Queste misure vanno sempre messe in relazione al passo. (per esempio per paragonare la "sportività" di una moto si può confrontare il rapporto passo/avancorsa) Solitamente per fornire al mezzo una certa avancorsa si utilizza un certo angolo di sterzo, quindi si utilizzano piastre di sterzo con un certo offset ed eventualmente anche un avanzamento del perno ruota sul piedino della forcella. Vien da se che la stessa avancorsa si può ottenere in modi differenti. Per chiarire meglio come funziona la stabilità della moto basta immaginare una ruota piroettante di un carrello della spesa. In questo caso l'angolo dell'asse di rotazione è zero e la ruota è montata ad una certa distanza dall'asse stesso (avanzamento). Se proviamo a calcolare l'avancorsa noteremo che la proiezione dell'asse di sterzo cade davanti al punto di contatto della ruota con il suolo, quindi a tutti gli effetti siamo nella stessa condizione di una moto. Andando più nel dettaglio quando la ruota gira sul piano avremo una forza uguale e contraria a quella con cui viene fatta avanzare. Questa forza ha il suo punto di applicazione nel punto di contatto con il suolo quindi visto che questo punto non è giacente sull'asse di sterzo viene a crearsi un momento "raddrizzante" che orienta la ruota sempre nella direzione di marcia. La stessa identica cosa accade sulla moto, l'entità di questa forza raddrizzante è direttamente proporzionale all'avancorsa. Vien da se che con un avancorsa grande sentiremo lo sterzo più "duro" e la moto sarà più stabile inquanto opporrà più "forza" ad eventuali oscillazioni dello sterzo, viceversa con un avancorsa più piccola avremo lo sterzo più "morbido" a scapito di una minor forza raddrizzante. Tornando a parlare di moto è interessante notare come a parità di altre quote diminuendo l'angolo di sterzo diminuisca l'avancorsa (per esempio alzando il posteriore o sfilando le forcelle nelle piastre) ma questo accade anche in staccata, quando per via dei trasferimenti di carico la forcella si comprime, in questo caso l'angolo di sterzo diminuisce e con esso anche l'avancorsa, quindi la moto si inserirà più facilmente in curva, viceversa in accelerazione lo schiacciamento del posteriore aumenterà l'angolo di sterzo aumentando la stabilità. In casi particolari si può anche avere un avancorsa nulla o negativa, per esempio quando si sale un gradino. In questo caso il punto di contatto del pneumatico al suolo sarà molto più avanti del normale, quindi lo sterzo se non perfettamente dritto tenderà a "chiudersi". Ecco perchè le moto da off hanno sempre un avancorsa maggiore. Questo permette ai motard di "tollerare" la marcata riduzione di diametro della ruota anteriore, infatti si riduce contemporaneamente sia l'angolo di sterzo che l'avancorsa arrivando a valori più "stradali".
per ora basta, prima o poi continuero..